WOC 2014: Middle e Staffetta per concludere il Mondiale italiano

Si è conclusa ieri con la staffetta la prima, e probabilmente per molti anni anche l’unica, edizione italiana dei Mondiali assoluti di orienteering. E’ stata una settimana molto intensa di emozioni: nelle belle arene mondiali di Venezia, Trento, Lavarone e Campomulo si sono visti e sentiti urli di gioia, pianti disperati, volti sorpresi e delusi.

Ma prima della staffetta conclusiva, si è corsa il giorno prima l’ultima prova individuale, la Middle distance. Tra i maschi, il favorito non poteva che essere Thierry “King of Middle distance” Gueorgiou, con i suoi 7 titoli iridati in questa specialità. Non resteranno certamente a guardare, però, Gustav Bergman, Daniel Hubmann, Olav Lundanes, Edgar Bertuks e tutti gli altri.

Dopo l’arrivo del super favorito francese, ultimo in grado di inserirsi nella parte alta della classifica, i risultati recitano: Thierry Gueorgiou – Olav Lundanes – Fabian Hertner. Ma appena qualche minuto più tardi la tredicesima medaglia d’oro viene sfilata dal collo del campione francese. Si scopre infatti che non risulta il passaggio al sesto punto di controllo, da cui consegue la squalifica dell’atleta.

Lundanes in lacrime dopo l'annuncio della squalifica di Gueorgiou
Lundanes in lacrime con i genitori dopo l’annuncio della squalifica di Gueorgiou

Diventa quindi Campione del Mondo il norvegese Olav Lundanes, che scoppia in lacrime e abbraccia qualsiasi persona si trovi vicino a lui. Dietro di lui Fabian Hertner sale meritatamente al secondo posto grazie a uno strepitoso finale di gara. Riesce finalmente ad arrivare a medaglia anche l’ucraino Oleksandr Kratov.

Il nostro Manuel Negrello è partito molto bene, in linea con i tempi di Francois Gonon, che arriverà 19°, ma poi qualche errore lo spinge fino al 43° posto a 8′ di distacco. Meglio è andato Marco Seppi, 37° a 7′, mentre ha concluso la propria prova in 54^ posizione a 12′ Alessio Tenani.

Se il francese Thierry Gueorgiou, da favorito, ha fallito nel tentativo di conquistare il titolo iridato, la sua fidanzata svedese, senza avere i favori del pronostico, ha fatto il colpaccio. E’ Annika Billstam, infatti, la nuova Campionessa del Mondo Middle. Dietro di lei si sono piazzate le più accreditate Ida Bobach (+22”) e Tove Alexandersson (+24”).

Il podio femminile
Il podio femminile

In realtà fino a quattro punti dalla fine la vincitrice si trovava nettamente dietro la danese e la svedese, ma queste due hanno avuto qualche indecisione al terzultimo e penultimo punto, lasciando così campo libero ad Annika Billstam. Purtroppo Carlotta Scalet ha commesso un errore subito al terzo punto ed è stata raggiunta dalla compagna di squadra Michela Guizzardi. Da lì in poi le due si sono tirate a vicenda fino al traguardo. Per Carlotta arriva un 43° posto a quasi 12′, mentre Michela ottiene uno dei suoi migliori risultati di sempre: 26esima a 7′. L’altra azzurra, la laziale Maria Novella Sbaraglia, si piazza al 50° posto a 16′.

———————————-

Il giorno dopo la Middle arriva la staffetta. Tra le donne la gara è spettacolare: ogni volta che le ragazze passano davanti a una telecamera, la prima a passare non è mai quella che era davanti al punto radio precedente. I molti errori hanno reso la gara entusiasmante e si sono trovate a metà dell’ultima frazione Judith Wyder (SUI), Tove Alexandersson(SWE) e Maja Alm (DEN) appaiate a battagliare per l’oro.

Il podio femminile
Il podio femminile

La svedese commette un errore verso la fine che ancora una volta la taglia fuori dalla battaglia per l’oro, mentre le altre due continuano metro dopo metro ad avvicinarsi allo sprint decisivo. Poco prima dell’ultimo punto la svizzera accelera e riesce a mettere qualche metro tra sé e la danese, che quest’ultima non riuscirà più a ricucire. E’ quindi la Svizzera a conquistare l’ultima medaglia d’oro femminile di questo Mondiale con Sara Luescher, Sabine Hauswirth e Judith Wyder, davanti a Danimarca (Emma Klingenberg, Ida Bobach, Maja Alm) e Svezia (Helena Jansson, Annika Billstam, Tove Alexandersson). Le azzurre, in gara conCarlotta Scalet, Maria Novella Sbaraglia e Michela Guizzardi, non hanno mai battagliato per delle posizioni di rilievo e hanno concluso al 23° posto.

Anche tra i maschi la suspance non manca fino all’ultimo metro: nella prima frazione Francia, Svezia e Svizzera se ne vanno, mentre in seconda frazione Daniel Hubmann (SUI) riesce a mettere 50” tra sé e i due compagni di viaggio. In ultima frazione Matthias Kyburz (SUI), Gustav Bergmann (SWE) e Thierry Gueorgiou (FRA) si ricompattano e comincia la guerra tra tre dei migliori orientisti nel panorama mondiale.

Gustav Bergman vola durante e dopo la gara
Gustav Bergman vola durante e dopo la gara

Lo svedese, però, oggi è superiore agli altri e lascia indietro i rivali. All’ultimo punto arriva da solo e si concede alle telecamere, correndo assieme ai compagni di staffetta lo sprint in discesa di Campomulo. Kyburz e Gueorgiou si presentano invece insieme, ma il francese ha qualche problema con la punzonatura dell’ultima lanterna e perde quei 5 metri decisivi impossibili da recuperare dal velocissimo svizzero.

L’Italia è partita molte bene con Klaus Schgaguler che ancora una volta fa un lancio fantastico e cambia in nona posizione a 2’23”. Mikhail Mamleev inizia bene e a un certo punto sale addirittura in 6^ posizione, per poi tornare al 9° posto al cambio. A questo punto Manuel Negrello ha la possibilità di portare a termine una grande staffetta, ma purtroppo non è in giornata e perde parecchie posizioni concludendo la gara per l’Italia al 15° posto.

Parte della squadra di tifosi
Parte della squadra di tifosi

Una menzione e un ringraziamento speciale al pubblico dell’U.S.Primiero che, soprattutto in questi ultimi due giorni di Mondiali, si è presentato in grande numero a Campomulo per sostenere con striscioni, bandiere e soprattutto la voce Manuel, Carlotta e tutti gli altri azzurri!

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.