World Schools Orienteering Championship – Turkey 2015
A cura di Fabio Brunet
La partenza avvenuta a Bologna è stata veloce e indolore, abbiamo fatto scalo ad Istanbul, per poi prendere il secondo aereo per l’Antalya. Da lì ci siamo spostati a Tekirova. Da bravi italiani siamo arrivati per ultimi, abbiamo cenato con i rimasugli lasciati dai nostri avversari, esplorato ogni parte del bellissimo hotel in cui eravamo alloggiati e combinato qualche guaio, io per primo rompendo un frigo.
Il mattino del secondo giorno siamo andati a fare il model event, il quale ci ha subito dato l’idea del terreno che ci aspettava. Nel primo pomeriggio, ritornati a Tekirova, ci siamo recati alla cerimonia di apertura, tutt’altro che sobria.
Lunedì si è svolta la long. Una gara molto fisica e con grossi dislivelli. Non sapevo cosa aspettarmi, ed in partenza ero molto agitato. La tensione mi ha portato a sbagliare il 4 punto perdendo 2’. Successivamente sono riuscito a ritrovare la concentrazione ed a concludere una gara tecnicamente bene ma le mie gambe, purtroppo, non erano al massimo delle mie potenzialità. Per me un buon 13° posto (54′) a 11’18” dallo svedese Isac Von Krusenstierna.
Come di consueto agli ISF, il giorno di riposo tra la long e la middle lo si dedica alla scoperta della cultura del posto dove ci si trova. Noi, invece, lo abbiamo riservato al riposo in piscina e in spiaggia.
Altra tradizione di questo evento mondiale è il Meeting delle Nazioni, dove ogni stato deve allestire un banchetto con cibo, volantini, musica, colori ed idee varie legate al proprio paese. A me è toccato il ruolo della “mascotte” della squadra, visto che con me avevo i tradizionali pantaloni tirolesi di cuoio detti Lederhosen. E mentre provavo cibi tipici dei vari stati mi sono trovato ad affrontare un discorso tra un uomo con il Kilt ed uno con i Lederhosen, il tutto molto divertente vista la mia fluidità nel parlare in inglese! Il Meeting si è concluso con balli e danze di ogni nazione.
Mercoledì ci aspettava la gara middle. Decisamente più tecnica della long, con meno visibilità e con un terreno molto più lento e sassoso. Anche qui la mia prima parte di gara non è stata molto precisa e, purtroppo, dopo aver trovato il giusto ritmo commetto un altro errore che mi costa molto, sbagliando la direzione di 180° all’uscita dal 10° punto. Alla fine sono 16° a 10′ dallo svedese Jesper Svensk.
L’ultimo giorno è sempre dedicato al Friendship Event. Una gara a squadre di tre con componenti di varie nazioni. Il mio team era formato da una slovena ed una polacca. Finito l’evento ci siamo dati allo scambio selvaggio delle magliette, altro episodio caratteristico degli ISF. Per la serata finale ci aspettava il party, nel quale, anche questa volta, sono riuscito a distinguermi dalla massa con il mio look molto sobrio formato da Lederhosen, camicia a quadri, calzettoni ed occhiali da sole!