Trasferta master a Eraclea

Come Presidente di sezione, il senso di responsabilità nell’abbassare l’età media di questa trasferta Master si è fatta sentire e quindi eccomi in prima linea.

Nell’alzata presto all’alba, i nostri “Primierotti” hanno avuto la fortuna di aprire le finestre e trovare una nevicata non da poco, mentre io in partenza dalla Valsugana mi sono dovuta accontentare di una forte pioggia invitante. Dopo alcune peripezie dei nostri Master e una mia conseguente attesa in macchina di circa 20 minuti, durante i quali ho avuto la possibilità di pregustarmi la ormai prossima corsa sotto il diluvio, sono arrivati a prelevarmi in quel di Fonzaso e via verso Eraclea.

Ovviamente la presenza di Antonella in macchina ci ha tolto ogni speranza di correre la gara all’asciutto e dopo circa 2 ore di viaggio abbiamo iniziato a vedere i primi atleti al via che avevano già iniziato la competizione a chi si vestiva in modo più ridicolo nel disperato tentativo di proteggersi da vento e acqua.

Le onde di Eraclea
Le onde di Eraclea

Una volta iscritti anche l’US Primiero ha dato il proprio meglio in questa grande impresa e tutti d’accordo abbiamo ritenuto che Antonella fosse stata quella che più era riuscita ad immedesimarsi nella tenuta da Master moderni anti-interperie.

La gara è stata piacevole per tutti: ottimi i percorsi e la stampa delle carte, nonostante il nylon improvvisato della società organizzatrice abbia causato la necessità di alcuni atleti di indovinare il percorso da intraprendere visto che della carta ormai erano rimasti pochi ritagli (Renzo ne sa qualcosa).

Per quanto riguarda le classifiche, noi donne abbiamo sbarazzato la competizione maschile ottenendo ben 3 podi su 3: 2° posto per Antonella nel percorso rosso e 1° e 2° posto nel nero rispettivamente per Jessica e Claudia Doff Sotta. I nostri maschietti hanno invece preferito distinguersi in modo diverso: Luciano si è sbizzarrito come fotografo ufficiale della trasferta; Patrizio è stato il migliore nel percorso rosso (5°posto) mentre Piero ha scelto di ispezionare i limiti della zona cartografata (anche se a dire il vero anche Antonella ha pensato di partecipare); Lino ha scelto invece di allungare il percorso nero perché troppo corto per le sue distanze abituali mentre Renzo, come già accennato, ha scelto di fare l’indovino e di maneggiare con estrema cura il restante pezzo della cartina per riuscire a portare a termine il percorso.

Armando e Renzo: gli eterni rivali
Armando e Renzo: gli eterni rivali

Fatte le premiazioni abbiamo potuto goderci l’incredibile mangiata di pesce, vero obiettivo della trasferta, e un gustoso gelato sotto il sole di Feltre (che si è fatto vedere ovviamente nel pomeriggio) è stata la ciliegina sulla torta di una piacevolissima trasferta.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.