Marcialonga 2015
Partiva 44 anni fa, l’8 febbraio del 1971 con 1064 partecipanti da 8 nazioni diverse, la lunga storia della Marcialonga di Fiemme e Fassa. Il 25 gennaio 2015, alla 42esima edizione, i numeri testimoniano il successo e la crescita di questa manifestazione: quasi 8000 iscritti (6591 i pervenuti al traguardo), rappresentanti di più di 30 nazioni diverse.
Data la scarsità di neve e le alte (a tratti altissime) temperature di quest’inverno, l’allenamento per i bisonti non è potuto essere dei migliori, ma anche gli organizzatori (per fortuna, commento spassionato di chi scrive) hanno avuto dei problemi a preparare il percorso e sono stati costretti ad accorciare di 13 km il percorso originale, portando la partenza a Campestrin (frazione di Mazzin di Fassa) e i kilometri totali a 57.
E’ un record di partecipazioni per l’U.S.Primiero, che schiera alla linea di partenza ben 24 atleti, di cui 6 orientisti.
Per il gruppo dei migliori la gara parte alle 9:00 e ben presto si presentano alle pendici della Cascata, la temibile salita finale che sale verso Cavalese. Il norvegese Øystein Pettersen (campione olimpico assieme a Petter Northug nella team sprint a Vancouver 2010) attacca la salita in testa, con 5” di vantaggio sui soliti fratelli Aukland e su Tord Asle Gjerdalen. Ma a metà salita la benzina di Pettersen finisce improvvisamente e viene raggiunto da Anders Aukland e Gjerdalen a soli 600 metri dall’arrivo. Il già due volte vincitore della Marcialonga (2004 e 2008) Aukland sembrava involarsi indisturbato verso un altro successo, ma il Gjerdalen dimostra ancora una volta come la val di Fiemme gli piaccia (aveva conquistato due medaglie ai Mondiali nel 2013 senza i favori del pronostico) e trova lo spunto finale per saltare in testa e farsi rompere i suoi caratteristici Ray Ban a specchio dalla corona d’alloro che gli viene goffamente infilata al collo sulla linea del traguardo. Con il tempo di 2h05′ ha trionfato davanti agli altri due norvegesi Aukland e Pettersen.
Migliore degli italiani è Giorgio di Centa, che arriva al traguardo in 26^ posizione. Non riesce a ripetere l’11° posto dello scorso anno il primierotto Bruno Debertolis, che accusa quasi 4′ di ritardo e finisce in 33^ posizione.
Tra le donne, come di consueto, la tattica non ha spazio e la gara è caratterizzata da un continuo cambio di posizioni in testa. All’attacco della Cascata si trovano in tre appaiate: Kateřina Smutná, ceca naturalizzata austriaca, la norvegese Laila Kveli, vincitrice delle ultime due edizioni della mitica Vasaloppet, e la svizzera Seraina Boner, vincitrice della Marcialonga nel 2011 e lo scorso anno. La salita è dura per tutte, ma l’austriaca ha la meglio sulle avversarie e taglia il traguardo in 2h20’32” con 10” di vantaggio sulla norvegese Kveli e 13” sulla svizzera Boner.
Per i nostri bisonti primierotti la gara ha tutt’altri ritmi. Con l’assenza di Manuel e Daniele, il migliore degli orientisti è l’esordiente Mattia Debertolis, che con un’impressionante prestazione sulla Cascata conclude con il tempo di 3h30’06” al 2014° posto. Andrea Orler arriva soddisfatto al 2064° posto in 3h31’43”. Poco dietro la prima delle nostre due ragazze al via, Elena Iagher , che si piazza al 2153° posto totale (94^ tra le donne) in 3h34’25”.
Lino Orler, quest’anno alla 21° partecipazione, si barrica al 2910° posto con il tempo di 3h58’52”. Marina Simion, tornata dalla Svezia per partecipare alla Marcialonga, termina in 4h45’00” in 4565^ posizione (501^ tra le donne). Giorgio Simion, alla 37^ partecipazione, ha erroneamente pensato che l’esperienza accumulata potesse sopperire alla mancanza di allenamento, ma si è accorto a proprie spese di essersi sbagliato. Arriva arrancante dopo 5h00’37” di gara in 4902^ posizione.