EOC: sollievo per la staffetta

Sollievo è la parola che ha caratterizzato l’ultima gara dei Campionati Europei conclusisi oggi in Portogallo. La staffetta è la gara più difficile da organizzare e visti i disastri compiuti nei giorni scorsi dal comitato organizzatore, per tutto lo svolgimento della gara ci si aspettava un’altra figuraccia da un momento all’altro. E invece, contro ogni pronostico, tutto è incredibilmente filato liscio.

Nella gara femminile, Judith Wyder, assieme alla nazionale svizzera, porta a casa il terzo oro su tre gare a cui ha partecipato e dimostra di aver finalmente fatto il salto di qualità che da anni da lei ci si aspettava. Ora che la 23 volte campionessa del Mondo, superstar internazionale dell’orienteering, Simone Niggli ha annunciato il suo ritiro alla fine della stagione scorsa, con questa performance l’elvetica si candida prepotentemente come sua successore.

Nella staffetta è stata lanciata in prima posizione dalle compagne di squadra Elena Roos e Sabine Hauswirth e lei ha preso il largo nella prima parte di gara guadagnando un vantaggio tale da permetterle di fare scelte sicure negli ultimi punti per essere sicura di poter esultare sulla linea del traguardo. Dietro le svizzere si è piazzata la seconda quadra svedese e al terzo posto la Russia, grazie al grande recupero in ultima frazione di Natalija Vinogradova.

La gara maschile è stata piena di sorprese: dopo due frazioni in cui tutte le squadre favorite sono restate abbastanza compatte, all’inizio della terza frazione lo svizzero Fabian Hertner decide di andarsene e prende un po’ di vantaggio sugli altri. La sua fuga, però, è durata poco: già al terzo punto commette un errore grossolano che lo riporta in fondo al gruppo. A questo punto, avvantaggiato anche dal forking, il russo Andrej Khramov prende un discreto vantaggio che poteva essere difficile da colmare per gli avversari. Ma il 33enne russo, dall’alto della sua esperienza, decide che sarebbe stato troppo facile vincere in questo modo e, dal sesto punto, si dirige verso il nono, accorgendosene quando ormai gli altri sono già lontani. La fuga vincente, invece, è quella dello svedese Gustav Bergman e del ceco Jan Prochaka. I due arrivano all’ultimo punto insieme e solo grazie allo sprint lo svedese riesce a sopravanzare il ceco. Al terzo posto arriva il francese Thierry Gueorgiou.

Sono arrivati all’epilogo gli Europei assoluti 2014 e non saranno sicuramente ricordati come un successo organizzativo. Il prossimo grosso appuntamento internazionale sarano i Campionati Mondiali, ospitati quest’anno in Italia a inizio luglio.

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