WOC Middle final – ancora niente Minna
La finale middle era l’ultima prova individuale di questi Mondiali assoluti Vuokatti 2013, e, come già successo nelle gare precedenti, mentre tra le donne tutto è andato secondo le previsioni, i maschi hanno riservato nuove sorprese!
Questa volta a Simone Niggli non è servito nemmeno strafare per vincere con quasi 2′ minuti di vantaggio su tutte: le è bastato indovinare la scelta di percorso sulla tratta lunga e aspettare gli errori di Tove Alexandersson e Minna Kauppi. Mentre le sue tre avversarie principali (Kauppi, Alexandersson e la russa Rjabkina) sono partite subito a tutta, la svizzera è partita con più calma ed è passata in testa solo dopo la tratta lunga (6-7) grazie all’ottima interpretazione della cartina e anche grazie all’incomprensibile scelta di percorso della svedese Alexandersson.
Da questo punto fino al passaggio spettacolo nell’arena gremita di tifosi finlandesi, la bellissima Kauppi recupera secondi preziosi fino ad arrivare vicinissima alla svizzera, ma, forse sconcentrata dal frastuono dei suoi supporters, incappa in una serie di errori che non solo le fanno sfumare i sogni di gloria, ma la estromettono pure dal podio. Di questi errori ne approfittano Alexandersson (2^ +1’45”) e l’altra finlandese Merja Rantanen, alla prima medaglia mondiale individuale (3^ – + 2’34”) oltre, naturalmente, alla vincitrice Simone Niggli (35’25”). 42^ a quasi 18′ di distacco Michela Guizzardi, sicuramente già appagata per essersi qualificata a tutte e tre le finali dopo una stagione non esaltante.
Ma è nella gara maschile che accade l’imprevisto: non è tanto il cognome del vincitore a sorprendere, quanto il nome. Leonid Novikov, 29enne russo, fratello del più quotato e 10 anni più vecchio Valentin (3 volte campione del Mondo a staffetta e medaglia d’argento lo scorso anno nella middle, oggi solo 16°), impressiona per la prova di forza dimostrata oggi. Il grande favorito di oggi, “the king of middle distance” Thierry Gueorgiou, commette un errore di 1′ (cosa più unica che rara per lui), subito al secondo punto, ed è costretto a tirare al massimo per poter recuperare. Ormai il russo di Belgorod è involato verso la vittoria (anche se commetterà un errore sul finale di gara che per poco non gli pregiudica la gara), ma lo svedese Gustav Bergman (campione del Mondo junior nella long a Primiero 2009) commette qualche errore e si fa passare dal campione francese.
Alla fine la classifica vede Leonid Novikov vittorioso in 37’45” davanti al francese Gueorgiou (+9”) e allo svedese Bergman (+36”). Solo 8° il lettone campione uscente Edgars Bertuks, che non riesce a centrare la doppietta bronzo-oro come lo scorso anno. Mikhail Mamleev, anche oggi unico italiano qualificato, conferma il suo stato di forma non eccellente: come nella long, parte bene e finisce in calando. Alla fine termina al 32° posto, a 6’41” dall’ex-connazionale.
Domani sarà la giornata conclusiva e si chiuderà, come di consueto, con la staffetta. Sarà difficile riuscire a togliere la soddisfazione a Niggli di conquistare la quarta medaglia d’oro in quattro gare (le è già successo nel 2003 sui terreni di casa e nel 2005 in Giappone), ma dovrà fare i conti con le finlandesi padrone di casa e con le proprie compagne di squadra (Judith Wider ha dimostrato più volte durante questi mondiali di non essere molto pronta tecnicamente).
Anche tra i maschi gli svizzeri sembrano essere i favoriti (oggi Kyburz è arrivato 4°, mentre Hertner e Hubmann quinti parimerito), ma attenzione soprattutto a Svezia e Norvegia. Possibili outsider sono Lettonia e Ucraina, ma la staffetta fa storia a se e tutto è possibile (vedere l’Italia nel 2011 in Francia…).
Passiamo alle notizie importanti riportateci dalla nostra reporter Elisa: epica impresa oggi di Guido Michelotti nella prova di Temp-o, categoria Open, dei mondiali assoluti di trail-o che si svolgono a Vuokatti in concomitanza ai WOC: con grande impegno e fatica, ha conquistato il 10° posto assoluto impiegando solo il doppio del tempo del vincitore per individuare le varie lanterne! Grazie al “clima gradevole e soleggiato” i nostri 3 atleti della nazionale (Susy de Pieri è arrivata 13°, Remo Madella 16°) sono anche riusciti a farsi un po’ di tintarella. Tutti noi abbiamo ancora davanti agli occhi l’indescrivibilmente magnifica vittoria di Roberta Falda nel 2007 a Kiev e vediamo in questo gruppo di “ragazzi” del potenziale per emulare la più grande orientista italiana di tutti i tempi. Dei complimenti sinceri vanno a Francesco Valentini, l’unico italiano partecipante nella categoria paralimpica, quella per cui il trail-o è stato ideato e l’unica per cui ha ragione d’esistere.
Andrea Orler