Commento alla trasferta con il Comitato in Svezia
Organizzazione impeccabile, tempo splendido, cartine tutte di un buon livello, percorsi piuttosto difficili con pochi punti e con qualche tratta molto lunga, questi sono stati gli ingredienti dell‘O-Ringen 2012. Campeggio all’interno di una base militare con ampi spazi e ottimi servizi. I risultati ottenuti dai nostri ragazzi sono stati alterni, sia per la difficoltà tecnica elevata dei percorsi che per la stanchezza accumulata e il poco tempo dedicato al giusto recupero nel dopo gara. Per loro è stata comunque una grande esperienza e hanno trovato pane per i loro denti come qualcuno auspicava. Come ho già fatto personalmente mi complimento ancora con loro sia per l’impegno con cui hanno affrontato le gare dando sempre il massimo, sia per il loro comportamento di ragazzi affidabili e con la testa sulle spalle e per la disponibilità data ad analizzare tempi e percorsi. Tutto perfetto o quasi….perchè un’osservazione devo proprio farla, senza giudicare nessuno, ed è quella che segue. Per me dire sport vuol dire impegno, serietà, esempio, regole da rispettare, dedicare qualche momento anche alla riflessione e riprendere in caso di bisogno comportamenti scorretti, significa dare a ogni cosa la giusta importanza… Tutto questo è venuto a mancare in un gruppo troppo numeroso ed eterogeneo e in una situazione spesso di confusione e di mancanza di regole. Penso che la strada da seguire sia molto diversa a meno che non si intenda lo sport solo come un’occasione per andare in giro a sbaraccare .
Grazie dell’attenzione.
Renzo