Alla Svizzera la prima Sprint-Relay
La prima medaglia d’oro nella Sprint Relay, la nuova disciplina che ha fatto il suo debutto mondiale ieri a Trento, è andata alla Svizzera, che è riuscita a tenere dietro la grande favorita Danimarca e la sorprendente Russia.
La formula della Sprint-Relay punta allo spettacolo: una staffetta mista a quattro frazioni su distanza sprint. In prima frazione una donna, in seconda e in terza un uomo, e una donna a chiudere.
Piazza Duomo ha saputo accogliere l’evento nel migliore dei modi: l’arena allestita dava modo di poter seguire la gara per intero grazie ai due maxi schermi presenti e ai numerosi passaggi degli atleti. Purtroppo la pioggia, che fino alla fine della terza frazione non aveva dato fastidio, ha iniziato a scendere più impetuosa nel finale di gara, determinando anche qualche caduta tra gli atleti. Il pubblico era comunque numeroso e l’atmosfera era decisamente festosa.
Alle 17.30 le prime ragazze si presentano puntuali al lancio. Le due grandi favorite sono la Svizzera con Rahel Friederich e la Danimarca con Emma Klingenberg. Svezia, Gran Bretagna, Ucraina, Finlandia e Norvegia hanno, però, tutti i numeri per poter infastidire queste due.
Al primo cambio la situazione inizia già a delinearsi: Svezia e Norvegia commettono qualche errore di troppo ed escono dai giochi, mentre Danimarca, Svizzera, Ucraina e un’insperata Russia prendono in mano la situazione. La nostra Carlotta, al lancio per l’Italia, non porta a casa una delle sue gare migliori e chiude in 26^ posizione a 1’27” dalla testa.
In seconda frazione tocca agli uomini. Mentre davanti Tue Lassen (DEN) riesce a staccare leggermente Martin Hubmann (SUI) e Gleb Tikhonov (RUS), da dietro il belga Yannick Michiels compie il miracolo: parte con 33 secondi di distacco dai primi ma, piano piano recupera terreno fino a riprendere i primi e cambiare intesta. Più dietro Andrea Seppi conclude una buona gara e recupera 7 posizioni dando il cambio al fratello Marco in 19^ posizione a 1’52” dal Belgio.
Ora tocca allo svizzero Matthias Kyburz fare il miracolo. Partito con 21 secondi di distacco, riesce a portarsi in testa grazie anche alla prova poco brillante del neo Campione del Mondo Sprint Soren Bobach (DEN) che perde quasi 40” dallo svizzero. Dietro prima Jerker Lysell, poi Jonas Leandersson riescono a riportare sotto la Svezia fino in seconda posizione, pari merito con la Russia. Il Belgio, invece, non ha più frazionisti all’altezza e scivola nelle retrovie. Marco Seppi riesce a recuperare un’altra posizione e cambia al 18° posto a 2’56”
I giochi sembrano facili per Judith Wyder (SUI): con 18” di vantaggio sulle tre squadre che la inseguono non dovrebbe avere molte difficoltà ad amministrare. Infatti al primo punto radio il distacco è addirittura aumentato fino a 28”, ma poi qualcosa va storto e Maja Alm (DEN) ne approfitta per riportarsi sotto e mettere nel mirino la svizzera. La Wyder riesce a mantenere la freddezza e tagliare la linea del traguardo in Piazza Duomo per prima conquistando così la seconda medaglia d’oro in due gare. I danesi si aggiudicano la medaglia d’argento in un Mondiale che da molti anni non era così proficuo per loro, mentre dietro Galina Vinogradova ha la meglio su Lena Eliasson (SWE) e porta la Russia sul terzo gradino del podio. Per l’Italia chiude Michela Guizzardi, che perde la posizione guadagnata dal compagno e finisce con una deludente 19^ posizione.
Oggi giornata di riposo, si ricomincia domani con la gara regina: la Long distance.